Poesie

Opuscoli riportati dalla tradizione popolare


Partinella

Partinellu sfonda le porte
Fabbri
Usano la nota
Perché nessuno li sente
E con quella mano ingrata
Erano formaggio e grano

introduzione

Ingresso paese di nazza
Chi conosce tutti gli uomini galanti
Hanno diviso la piazza centrale
Manzo o manzo

Nessun peso e nessun prezzo

Ognuno prende il suo pezzo

Osani

Osani come Palneca
Uno lo prende e l'altro lo nega

Ghirulato

Gjirulatinchi gjirulatinchi

in un giorno venti moriranno

da venti a ventuno

lascia che non ne rimanga nessuno

sotto un tavolo chiuso

che gli ha strappato la cura

Curzù

Tu che conti le folle

di bugie se impastato

disprezzeresti il sole

anche se ti ha scaldato

che la maggior parte dell'inverno

se sempre mezzo nudo

Per Curzù, questa è una strofa presa (tutto per caso!!!!) dal Cuntrastu de Minicale

sì

In entrambi i casi

Affamato, freddo

e fantasia

Dicton riportati da un vecchio pastore del Niolu

In ricordo del giovane che si innamorò dei nostri alberi di eucalipto

Centodieci alberi di eucalipto innalzarono la loro maestosità,

La loro orgogliosa umiltà, lungo tutta la navata,

Rilasciando il loro profumo, sotto gli spruzzi salati,

Alchimia inebriante, che non si può odiare.

Nel tempo, cattivi, diritti, erano rimasti,

Dalla loro altezza celeste, che domina la valle,

Profumato con il loro getto esalato di benzina...

L'uomo e la sua follia resistettero perfino.

Così, la vita, sempre, quando prevale la Sapienza,

Offri all'uomo, tesori, visioni, che lo portano.

Il mio mi ha dato il Partinello un giorno;

Possa questa manna in te farti incontrare

Questo pezzo di terra in mare, questo gioiello del paese,

Poi canterai: "Com'è bello tutto!"

Francky

Questa poesia è opera di un giovane di passaggio per il Partinello.

Questi genitori ci hanno trasmesso questo testo in memoria del loro figlio tristemente scomparso.